Come regolare display smartphone? Le unità schermo presenti sui dispositivi mobile si caratterizzano per una elevatissima densità in pixel essendo progettati per una visione a distanza molto ravvicinata, e sui modelli più recenti d fascia alta sono presenti dei display di tipo AMOLED, particolarmente adatti per via dei consumi ridotti e per i colori molto vivaci, uniti ad un contrasto elevato.
Naturalmente, esistono anche display tradizionali con retroilluminazione (tipicamente di tipo IPS per mantenere inalterati gli angoli di visione), che presentano dei colori più naturali ma non così incisivi come gli AMOLED; in ogni caso, in base al modello dello smartphone, esistono delle regolazioni che possono essere effettuate, per utilizzare l'unità al meglio e renderla adatta ad ogni tipo di contenuto, sia immagini che video, ed eventualmente anche il gaming. Le impostazioni solitamente fanno riferimento al risparmio energetico, quindi con delle regolazioni che vanno a diminuire la luminosità massima per prolungare la durata della batteria, oppure tarando in maniera differente la resa dei colori, in base ai propri gusti personali; non è raro infatti che lo smartphone proponga dei profili colore differenti tra cui scegliere, che rendono la resa finale più gradevole, a scapito magari di una perdita di fedeltà nella riproduzione delle immagini.
Alcuni modelli consentono di regolare in maniera più fine la temperature colore e la resa finale, ma generalmente l'utenza fa riferimento alle preimpostazioni, soprattutto chi non ha dimestichezza con i display; nei dispositivi di fascia alta non è raro trovare dei display a refresh elevato pari a 120 o 144 Hz, che restituiscono un'esperienza molto più scorrevole e fluida nell'utilizzo di tutti i giorni, a scapito di maggiori consumi energetici. Queste impostazioni devono essere padroneggiate per utilizzare il display al massimo delle sue possibilità, sempre tenendo a mente che tutto va regolato per andare incontro al meglio alle proprie esigenze.
L'impostazione più famosa è sicuramente quella relativa alla luminosità automatica, che a volte può non essere molto precisa, e regolare il display in modo da essere troppo luminoso in condizioni di scarsa luce esterna, o viceversa poco luminoso sotto la luce diretta del sole; anche qui, bisogna intervenire in maniera manuale, agendo sugli slider per la luminosità, che sono sempre inseriti nei menu a scorrimento, a seconda del sistema operativo e del modello del proprio smartphone. Naturalmente, bisognerà avere molta cura del display, con una pulizia periodica accurata, in modo da mantenenere sempre pulita la superficie ed evitare che il sensore della luminosità e anche quello di prossimità vengano ingannati dallo sporco e dalle macchie di unto, provocando di consenguenza un malfunzionamento dello smartphone.
I display più moderni ad elevato refresh prevedono delle modalità a risparmio energetico che abbassano la frequenza fino a 60 Hz quando non serve una particolare reattività, in maniera quindi dinamica in base alle applicazioni che vengono avviate; queste regolazioni possono variare in base al modello del telefono, ma generalmente sono facilmente raggiungibili, nelle impostazioni relative al display oppure nelle opzioni del risparmio batteria, che possono intervenire direttamente sul funzionamento del display.
I settings del display non riguardano soltanto la resa finale delle immagini, ma anche il funzionamento del touchscreen, in quanto una sensibilità più o meno elevata influisce non soltanto sull'esperienza d'uso, ma anche sulla durata della batteria; esistono smartphone che possono prevedere delle funzionalità avanzante come l'uso del telefono sensa premere fisicamente sul display, funzioni che devono essere impostate separatamente, in quanto non attive di default per evitare malfunzionamenti e problemi vari nell'impartire i comandi.
In questo articolo andremo a descrivere come regolare il display dello smartphone per ottenere le prestazioni maggiori e la massima qualità dell'immagine, oltre a contenere i consumi energetici quando è necessaria una maggiore durata della batteria, semplici indicazioni per acquisire dimestichezza con le impostazioni più comuni per la maggior parte degli smartphone.
Come settare il display?
Per poter intervenire sulle impostazioni del display sugli smartphone dotati di sistema operativo Android occorre utilizzare le funzionalità presenti nel menu delle Impostazioni del telefono, nella sezione Display; ogni produttore può personalizzare questi settings con altre funzionalità, ma generalmente come standard sono presenti le impostazioni relative alla Luminosità, che può essere regolata manualmente utilizzando l'apposito slider, ma generalmente come impostazione predefinita è attiva la Lumnosità Adattiva, che consente di regolare automaticamente il livello di luminosità adatto alla luce ambientale.
Anche con la luminosità adattiva è possibile intervenire con lo slider per la luminosità, ma facendo gestire il livello più adeguato al sensore rappresenta la scelta migliore, dato che in molti casi è presente la modalità che sotto la luce diretta del sole il display raggiunge un livello dl luminosità superiore a quello massimo, migliorando quindi la visibilità quando ci si trova all'aria aperta.
Abbiamo accennato nell'introduzione alla presenza di display di tipo AMOLED in alcuni smartphone di fasci alta, e notoriamente questa particolare tecnologia si caratterizza per la facoltà di poter spegnere i pixel in presenza di immagini con zone completamente in nero; è presente l'impostazione Tema Scuro, che modifica la visualizzazione delle schermate e delle applicazioni, con uno sfondo nero al posto di quello bianco, in modo da ottimizzare ancora di più i consumi e prolungare la durata della batteria. E' possibile attivare la modalità scura soltanto in determinate fasce orarie, ma il suo effetto su display non AMOLED è trascurabile, dato che anche in presenza dei toni scuri i pixel sono ugualmente attivi.
Come ulteriore impostazione per la modalità scura è presente la Luminosità notturna, che è in grado di rendere più confortevole l'utilizzo dello smartphone nelle ore notturne, con le funzionalità di riduzione della luce blu, che affatica meno la vista e modifica leggermente l'aspetto delle schermate, con una palette cromatica che vira sul rossastro; questa come anche la modalità scura può essere attivata in maniera selettiva, in base a delle soglie orarie che spesso sono già attive di default, e che possono essere modificate nella sezione del menu denominata Programmazione.
Nell'introduzione facevamo riferimento alla possibilità con alcuni smartphone di poter regolare la frequenza di refresh del display, e solitamente questi settings prendono nomi diversi all'interno dei menu in base al modello dello smartphone; in generale, si fa riferimento al Display fluido, cioè alla possibilità di attivare il refresh di 90, 120 o 144 Hz in maniera selettiva o come impostazione standard per l'utilizzo normale del telefono, che risulterà più fluido e scorrevole ma inciderà sulla durata della batteria.
Come calibrare display?
Le funzionalità legate al risparmio energetico ed all'ottimizzazione per una visione più confortevole dei contenuti sono importanti, ma non bisogna trascurare anche il modo in cui il display dello smartphone va a generare le immagini, con particolare riferimento alla taratura dei colori; nel menu delle Impostazioni schermo sono presenti diversi profili preimpostati, che come sempre possono variare a livello di denominazione ma nel caso del sistema operativo Android stock abbiamo il setting Naturali, cioè la taratura che restituisce una riproduzione dei colori più naturale, priva quindi dei vari miglioramenti che vengono implementati per rendere la resa finale più gradevole ed incisiva; possiamo optare per la modalità colori Migliorati, che va ad aumentare la saturazione, opzione consigliata soprattutto per i display IPS, che tendono ad essere poco vivaci, aspetto che su display di ridotte dimensioni come quelli utilizzati negli smartphone può rappresentare una limitazione, soprattutto in termini di leggibilità sotto la luce del sole, o quando si utilizza il telefono per la visione di video o per le foto.
Alcuni smartphone presentano delle modalità particolari come ad esempio i colori Adattivi, cioè una taratura intelligente basata sull'analisi della scena per impostare la giusta intensità dei colori e godere di una qualità dell'immagine superiore; possiamo trovare anche i colori Intensi, cioè saturazione molto elevata e quindi colori molto molto vivaci, ma è una impostazione che può minare la fedeltà nella riproduzione dei video e delle immagini, non consigliata quando si usa lo smartphone per le foto.
Oltre a queste preimpoistazioni possono essere presenti delle modalità alternative, che vanno direttamente a regolare la temperatura del colore (colori freddi, colori caldi o colori neutri), con delle tonalità quindi che possono variare dal blu al rosso, in base ai propri gusti personali. Di solito, per effettuare una calibrazione più precisa è opportuno ricorrere a delle immagini test, che vanno a mostrare la gamma cromatica completa, per verificare se ci siano delle discrepanze o dei difetti nella riproduzione delle varie sfumature, per raggiungere il giusto compromesso tra colori vivaci e naturalezza.
Come fare la calibrazione del touch?
Una volta regolate le impostazioni relative a luminosità adattiva, modalità notturne, frequenza di refresh e calibrazione dei colori, potrebbe essere necessario intervenire anche sulla sensibilità del touchscreen, nel caso in cui si abbia l'impressione che la reattività del display ai comandi sia compromessa; prima di modificare queste impostazioni, sarebbe meglio controllare che eventuali pellicole protettive non vadano ad interferire col display capacitivo, causando un'interruzione del campo e quindi una perdita di sensibilità dei display. Anche la pulizia del display deve essere condotta con cadenza regolare, per evitare che le macchie di unto che i polpastrelli depositano naturalmente vadano ad interferire con il display.
In presenza di condizioni ambientali caratterizzate da elevata umiodità, il display potrebbe risultare meno responsivo, venendo meno il contatto netto con le dita, quindi anche in questo caso è meglio procedere con l'utilizzo di appositi panni per la pulizia, per mantenere il disolay sempre lucido ed asciutto.
Se dopo aver effettuato questi controlli l'uso dello smartphone risulta ugualmente poco confortevole, è probabile che la sensibilità al tocco sia impostata ad un livello non sufficientemente adeguato, cosa che può capitare soprattutto quando andiamo ad applicare delle pellicole protettive particolarmente spesse; in questi casi, bisogna agire sempre nelle impostazioni dello schermo, e trovare la regolazione relativa alla sensibilità del touchscreen, che va a risolvere i problemi relativi ad una perdita di reattività al tocco in seguito all'applicazione di pellicole protettive.
Non è detto che tutti gli smartphone presentino delle impostazioni per aumentare la sensibilità al tocco, ma nella maggior parte dei modelli sono presenti delle regolazioni analoghe ma con nomi diversi, ad esempio alcuni telefoni potrebbero integrare delle impostazioni per rendere usabile lo smartphone anche con i guanti, un funzionamento analogo a quello dell'aumento della sensibilità in seguito all'applicazione della pellicola protettiva. Occorre precisare che quando si va ad aumentare la seinsibilità al tocco, potrebbero verificarsi dei maggiori consumi energetici, quindi bisogna valutarne l'uso, quando dobbiamo preservare il più a lungo possibile la durata residua della batteria.
Conclusioni su Come regolare display smartphone
Siamo arrivati alle conclusioni di questo articolo su come regolare display smartphone, dove abbiamo descritto le impostazioni più comuni per la taratura del display dello smartphone, sia in termini estetici che di usabilità; le moderne unità si caratterizzano per una elevatissima qualità e definizione delle immagini, ritrovabile anche su smartphne di fascia media e medio/bassa, grazie alla ricerca incessante che fa si che le innovazioni ricadano a cascata su tutti i modelli, indipendentemente dalla fascia di prezzo.
Il refresh elevato è una delle ultime innovazioni nel panorama dei display compatti, innovazione che ha coinvolto anche il mercato delle TV di fascia alta; si tratta di features particolarmente apprezzate dall'utenza più esigente, ma che possono fare la differenza anche nell'utilizzo di tutti i giorni, con una fluidità elevata che rende più piacevole lo scrolling delle pagine e con le principali app social, oltre naturalmente ai giochi compatibili, come sui migliori monitor per PC gaming. In realtà, come impostazione predefinita gli smartphone optano per una modalità dinamica, che adatta quindi il refresh in base al tipo di contenuto o alla durata residua della batteria, dato che il refresh elevato si traduce in un maggior consumo energetico. Le stesse considerazioni possono essere fatte anche per la luminosità e la taratura dei colori, che vanno ad impattare sulla durata della batteria, anche se in questo caso si tratta di impostazioni che vanno ad incidere maggiormente sull'uso dello smartphone, rispetto alla frequenza di refresh più elevata.
Per i display AMOLED la taratura dei colori è naturalmente più satura, per via della natura stessa della tecnologia, e generalmente i consumi sono minori quando si va ad impostare la modalità scura, dato che i pixel tendono a rimanere spenti; in questi casi, si può tranquillamente fare affidamento sulle impostazioni di default del telefono, che assicurano un utilizzo senza alcun tipo di problema, ed eventualmente si può intervenire soltanto sulla sensibilità al tocco, che può diminuire quando andiamo ad applicare le pellicole protettive.
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