Mini LED vs OLED? Le tecnologie per la produzione dei moderni monitor e pannelli TV sono molteplici, esigenza che nasce dal superamento dei limiti più evidenti dei display LCD, che anche se hanno rappresentato un deciso passo avanti rispetto ai precedenti CRT in termini di praticità e risoluzione massima raggiungibile, erano caratterizzati in un primo momento da una scarsa reattività e da un contrasto insufficiente. Ben presto la concorrenza fra i principali produttori ha portato a pannelli sempre più avanzati, con una progressiva diminuzione dei costi di produzione e di conseguenza in termini di prezzo per i prodotti finali, caratterizzati da diagonali sempre più ampie e dalla risoluzione via via più elevata.
Inizialmente, i monitor PC risultavano più performanti in generale rispetto alle TV, dato che dovevano riprodurre con precisione immagini statiche a distanza ravvicinata; oggi le TV non vengono più utilizzate soltanto in maniera tradizionale, ma anche come monitor PC e come centro multimediale a 360 gradi, quindi vengono richieste delle caratteristiche aggiuntive, come ad esempio una maggiore velocità di risposta ed una riproduzione dei colori impeccabile con una ampia gamma cromatica, oltre naturalmente ai servizi Smart TV, fondamentali per la visione della grandissima quantità di contenuti disponibili sul web ed attraverso le principali piattaforme.
Entrando più nello specifico, l'utilizzo della tecnologia LED per la retroilluminazione ha portato principalmente a minori consumi energetici, ma la pressante concorrenza dei nuovi approcci legati ai pannelli OLED ha portato ad una evoluzione del settore, spinto anche dalle richieste di un mercato che nel frattempo è diventato sempre più esigente in termini di prestazioni pure, similmente a quanto accade con i monitor PC, che vengono scelti in base ad ambiti di utilizzo piuttosto specifici, come la grafica professionale od il gaming. Per quanto riguarda la tecnologia OLED, si tratta di un approccio completamente differente rispetto ai pannelli retroilluminati, inizialmente presente prevalentemente sui display per gli smartphone di fascia alta, per via dei ridotti consumi energetici e del profilo particolarmente sottile, che ne consente l'installazione su dispositivi di piccole dimensioni, come per l'appunto gli smartphone.
Grazie ai progressi della ricerca, i display OLED si sono diffusi anche per altri scopi, prima sui laptop e poi sui monitor PC, sfruttando un altro grande punto di forza di questi pannelli, e cioè un contrasto praticamente infinito che conferisce un grande realismo e profondità alle immagini, ed una velocità di risposta estremamente elevata adatta a garantire frequenze di refresh elevatissime, superiori anche ai 360 Hz.
Purtoppo, i pannelli OLED soffrono di una scarsa longevità, con una progressiva perdita di luminosità dei pixel, oltre al famigerato problema del burn-in, cioè le immagini statiche che rimangono impresse sul pannello; anche se questi problemi sono stati mitigati sui prodotti di ultima generazione, possono rappresentare un freno all'acquisto, considerando ancora i prezzi piuttosto elevati per questi pannelli. Per offrire al mercato delle alternative più economiche e prive dei difetti appena esposti, con prestazioni paragonabili, è stata sviluppata la tecnologia Mini LED, che si basa sempre sulla retroilluminazione, ma è in grado di gestire con maggiore precisione la luce da indirizzare ai pixel, con numerosissime zone differenziate, per rendere simile il risultato a quello dei pannelli OLED, che presenta dei pixel che si possono illuminare in maniera autonoma.
In questa guida andremo ad effettuare il confronto Mini LED vs OLED, per indicare nel dettaglio le differenze presenti fra questi due differenti approcci, per aiutare nella scelta in base alle proprie esigenze.
Cosa vuol dire Mini LED?
I pannelli Mini LED si comportano essenzialmente alla stregua dei classici display LCD, e sono quindi provvisti di retroilluminazione, ma in questo caso i diodi si caratterizzano per una dimensione estremamente ridotta, pari a 200 micron, aumentando di conseguenza la densità del pannello; dato che la differenza principale rispetto ai pannelli OLED consiste nel controllo completo sul comportamento individuale di ogni pixel, avere molte zone che gestiscono i pixel presenti sul pannello porta a risultati simili in termini di precisione e controllo colore, oltre ad aumentare la velocità di risposta e permettere il raggiungimento di frequenze di refresh pari a 120 o anche 144 Hz.
Questa maggior precisione rende possibili le certificazioni HDR più elevate, al pari dei migliori TV OLED, ed anzi i pannelli Mini LED sono in grado di raggiungere livelli di luminosità massima superiori agli OLED, che li rende ottimi per la produzione di TV di grandi dimensioni, che ancora oggi presentano un prezzo proibiitivo nel caso delle varianti OLED.
Le migliori TV Mini LED integrano dei pannelli con 2000 o anche 3000 zone di local dimming per i pixel, quindi come resa effettiva molto simile agli OLED, anche se gli angoli di visione dei Mini LED sono leggermente meno ampi, quindi in caso di un posizionamento non perfettamente simmetrico nell'ambiente la resa potrebbe non essere coerente come invece avverrebbe con un televisore OLED.
La tecnologia Mini LED si affianca ad altri approcci come i pannelli QLED e QNED basati su nanoparticelle, anzi per certi versi sono anche più avanzati essendo stati sviluppati successivamente; oltre alle TV esistono molti monitor PC di ultima generazione che adottano pannelli di tipo Mini LED e derivati.
Quanto dura un TV Mini LED?
Avevamo accennato alla scarsa lonvegità che rappresenta uno dei problemi più grandi dei pannelli OLED, difetto che comunque si presenta in forma molto più lieve per quanto riguarda i modelli di ultima generazione; i TV Mini LED non presentano grossi problemi legati all'affidabilità, dato che si tratta essenzialmente di una tecnologia già molto ben rodata (pannelli retroilluminati), e possono assicurare molti anni di funzionamento mantenendo sostanzialmente inalterate le prestazioni.
Il burn-in che potrebbe presentarsi sulle TV OLED è assente anche nel caso dei display Mini LED, quindi l'acquisto di una TV Mini LED è fortemente raccomandato per chi tende a non cambiare spesso televisore, contando anche su specifiche tecniche di primissimo livello che assicurano una resa effettiva paragonabile ai migliori TV OLED. Esiste sempre la possibilità che la lampada per la retroilluminazione possa deterioarsi, ma sono casi molto rari, che si verificavano per lo più sulle prime TV LCD, ma con il progredire della tecnologia, anche questo rischio può considerarsi praticamente eliminato.
Cosa cambia tra TV LED e OLED?
Le TV ed in generale i display OLED si caratterizzano per l'assenza della retroilluminazione, che è invece presente su tutte le altre tecnologie di pannello, compresi Mini LED, QLED e QNED; in questo modo, è possibile produrre dei display particolarmente sottili, ideale per la produzione di unità per smartphone, tablet e laptop, oltre che naturalmente per TV e monitor PC ad altissime prestazioni.
Dato che i pixel sono in grado di illuminarsi in maniera autonoma ed indipendente rispetto agli altri, i display OLED sono in grado di offrire una precisione ed una qualità dei colori molto elevate, con un contrasto praticamente infinito dato che nel caso del colore nero assoluto, i pixel si spengono completamente. L'assenza della retroilluminazione porta anche ad una reattività significativamente migliore rispetto ai normali display LED, e difatti i pannelli OLED si prestano particolarmente bene ad utilizzi legati al gaming, quindi un TV OLED offre un miglioramento a 360 gradi rispetto alle TV LED. Naturalmente, anche le TV Mini LED sono in grado di restituire un'esperienza di alto livello, il tutto ad un prezzo sensibilmente inferiore a parità di diagonale rispetto alle TV OLED.
Il gran numero di zone di local dimming delle più avanzate TV Mini LED aiuta a raggiungere livelli di luminosità e precisione paragonabili ai display OLED, permettendo la fruizione ottimale dei contenuti HDR con le più evolute certificazioni, a prezzi non eccessivamente proibitivi.
Cosa è meglio, OLED o QLED?
I televisori QLED sono simili come approcio ai TV Mini LED, e prendono il nome dalla presenza di nanoparticelle denominate Quantum Dot, disposte all'interno del pannello per aumentare la precisione della luce che viene indirizzata in corrispondenza di ogni pixel, per ottenere una resa delle immagini simile a quella prodotta dai pannelli OLED; la scelta fra questi due sistemi avviene principalmente in base all'uso prevalente della TV, o magari in base al proprio budget; le TV QLED più diffuse infatti presentano dei prezzi molto competitivi e prestazioni simili a TV OLED particolarmente costosi, senza il pericolo di incorrere nei già trattati problemi di burn-in e scarsa lengevità.
Una TV QLED di ultima generazione potrebbe rappresentare la soluzione ideale per sostituire dei modelli di tipo OLED ma di passata generazione, che magari iniziano a manifestare problemi come ad esempio una riduzione progressiva della luminosità delle immagini; non scordiamo che il prezzo di una TV dipende anche da altre caratteristiche oltre alla tipologia del pannello, quindi se si dispone di un budget ridotto potremmo preferire un modello QLED che magari integra delle soluzioni per il miglioramento delle immagini e l'upscaling migliori, rispetto ad un più costoso pannello OLED che però non riesce a garantire lo stesso livello di features.
Conclusioni su Mini LED vs OLED
I telelvisori Mini LED rappresentano sicuramente una validissima alternativa ai più costosi pannelli OLED, e in futuro gli ulteriori affinamenti di questa tecnologia consentiranno di ridurre ulteriormente i costi di produzione, e garantire prestazioni migliori in ogni aspetto anche rispetto ai pannelli OLED, che comunque hanno dalla loro la facoltà di riprodurre dei toni neri praticamente perfetti, con migliori effetti HDR nonostante la luminosità massima raggiungibile sia inferiore rispetto ai pannelli Mini LED più luminosi.
Il profilo molto sottile dei pannelli OLED consente di produrre TV molto ampie in grado di essere posizionate a parete in maniera agevole, mentre la presenza della retroilluminazione sui pannelli Mini LED non consente di ottenere lo stesso risultato dei pannelli OLED in termini di design; si tratta di problemi relativi, ma la tendenza del mercato è quella di offrire TV dalle diagonali via via più ampie a parità di prezzo, quindi a parte le prestazioni che tendono ad allinearsi occorre considerare le implicazioni in termini di ingombro della TV, soprattutto nel caso dei modelli più grandi.
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