ULED vs QLED? Le tecnologie per la produzione dei pannelli TV sta compiendo passi da gigante, con la finalità di raggiungere una definizione ed una qualità dell'immagine sempre più elevate; le TV hanno ereditato numerose caratteristiche dai pannelli utilizzati per i monitor PC gaming, dato che vengono utilizzate sempre più come centro multimediale a 360 gradi, quindi è necessario ingegnerizzare soluzioni sempre più innovative per tenere il passo in un contesto molto competitivo, con una forte concorrenza da parte di produttori che fino a pochi anni fa non operavano sul mercato europeo ed occidentale in genere.
Nel passato i display LCD hanno rivoluzionato il settore, sostituendo rapidamente le TV a tubo catodico, che ormai mostravano il fianco per via degli ingombri proibitivi e per la necessità del settore di virare verso i contenuti video in formato digitale; questo cambio di paradigma ha consentito di aumentare di molto la diagonale delle TV, e di posizionarle anche all'interno di piccoli ambienti. I costi in un primo tempo piuttosto elevati sono diminuiti in maniera drastica molto rapidamente, e già a partire dal 2008 le TV LCD avevano sostanzialmente soppiantato quelle a tobo caotodico ed anche i più evoluti pannelli al plasma, diventando lo standard universalmente accettato.
Naturalmente la ricerca non si è fermata, e ben presto sono stati introdotti numerosi affinamenti alla tencologia, come ad esempio l'utilizzo dei LED per la retroilluminazione che consentivano una resa migliore e più precisa dell'immagine, come anche consumi inferiori a parità di dimensione; uno dei difetti dei primi display LCD era rappresentato da una velocità di risposta piuttosto bassa che andava a creare un fastiodioso effetto scia nel caso di scene particolarmente movimentate, quindi tecnologie quali VA ed IPS impiegate nei monitor PC ad alte prestazioni sono state utilizzate per la produzione dei pannelli TV di nuova generazione, che consentono frequenze di refresh molto più elevate rispetto ai 50 o 60 Hz dei pannelli tradizionali, con valori che arrivano a 120 o anche 144 Hz.
Come step successivo, abbiamo assistito alla diffusione delle TV munite di pannelli OLED; per dare vita ad immagini sempre più vibranti ed incisive, la retroilluminazione presenta alcuni limiti insormontabili, come un contrasto che non arriva mai a valori particolarmente elevati a causa dei toni neri che tendono al grigio; i display OLED erano molto diffusi in un primo tempo soltanto sugli smartphone per via dello spessore molto più sottile rispetto ai displey LCD e per i consumi particolarmente contenuti, e attualmente sono presenti in un gran numero di TV di ultima generazione. L'assenza di retroilluminazione con i pixel che emettono direttamente la luce consente di eliminare completamente l'effetto scia, rendendoli particolarmente indicati per un utilizzo gaming, anche se purtroppo ci sono alcuni rischi legati al pericolo di burn-in, cioè immagini statiche che potrebbero rimanere impresse sul pannello in maniera permanente.
A causa di questo problema e di prezzi ancora poco accessibili, si sono sviluppate parallelamente altre tencologie, che uniscono l'economicità e l'assenza di problemi di burn-in dei pannelli retroilluminati con le prestazioni ed il contrasto dei pannelli OLED; in molti casi si tratta di pannelli ingegnerizzati da alcuni produttori come Samsung e LG e che poi vengono utilizzati anche dagli altri nel caso dei pannelli QLED, oppure della tecnolgia ULED sviluppata da Hisense per i propri televisori. Si tratta di tecnologie simili tra loro e che presentano pregi e difetti che devono essere valutati attentamente in fase di acquisto, quindi in questo articolo andremo a descrivere le differenze fra TV ULED e QLED, per aiutare l'utente a districarsi fra tutte le soluzioni disponibili sul mercato e compiere una scelta consapevole.
Cosa vuol dire ULED?
Il termine ULED o altrimenti detto Ultra LED va ad identificare una linea di TV prodotte da Hisense, che integrano al loro interno dei pannelli che si affidano alla tencologia Quantum Dot per la riproduzine delle immagini; in effetti, si tratta di una evoluzione dei pannelli LCD/LED, quindi la retroilluminazione è sempre presente a differenza di pannelli OLED e derivati, ma in questo caso la presenza di un filtro a nanoparticelle è in grado di migliorare la precisione e soprattutto può limitare gli effetti dei toni scuri poco incisivi tipici dei display retroilluminati, permettendo al contempo una gamma cromatica più elevata, senza i difetti dei pannelli OLED come il rischio burn-in e la tendenza alla degradazione dei colori e della luminosità con il passare del tempo.
La ricerca portata avanti da Hiisense è stata in grado di migliorare ulteriormente le caratteristiche tecniche dei pannelli QLED che sono stati i primi ad utilizzare nanoparticelle, portando per l'appunto alla creazione delle TV ULED; il pannello ULED Hisense dotato di mini LED presenta oltre 200 zone di oscurità, al fine di aumentare considerevolmente il contrasto e l'accuratezza, con oltre 1 milardo di colori riproducibili, capacità che rendono questi pannelli simili agli OLED, ma senza i già citati difetti tipici e soprattutto ad un prezzo sensibilmente inferiore a parità di diagonale.
Gli angoli di visione sono particolarmente ampi al pari dei migliori monitor professionali, quindi una TV ULED può rappresentare la soluzione in presenza di ambienti di ridotte dimensioni, dove non si ha sempre la possibilità di trovarsi proprio di fronte alla TV; i tempi di risposta sono particolarmente rapidi, quindi è possbile acquistare una TV ULED anche per utilizzi legati al gaming, con frequenze di refresh di 120 o anche 144 Hz, e sono naturalmente presenti dei processori AI in grado di milgiorare la resa delle immagini in maniera dinamica, oltre che effettuare l'upscaling dei contenuti a bassa definizione. In definitiva, si tratta di un ottimo compromesso in termini di rapporto qualità/prezzo, rispetto ai costosi pannelli OLED o rispetto alle tencologie LCD/LED di vecchia generazione, che non possono tenere il passo in termini di velocità, contrasto e gamma cromatica riproducibile.
Che differenza c'è tra QLED e ULED?
Alla base delle tecnologie QLED e ULED vi è il medesimo principio del filtro a nanoparticelle Quantum Dot, e la differenza riesiede essenzialmente nella personalizzazione effettuata dai vari produttori; nel caso delle TV QLED, sono state introdotte per la prima volta sul mercato da Sony, e successivamente anche Samsung ha creato di verse linee di prodotti QLED, migliorandone la resa e introducendo delle features proprietarie. Nel caso delle TV ULED, esse sono prodotte da Hisense, seguendo un pò l'esempio di LG, che produce in via esclusiva i televisori di tipo NanoCell, anch'essi basati sul principio del Quantum Dot.
A seconda della qualità del pannello e della fascia di mercato, i TV ULED possono offrire una qualità migliore dei televisori QLED e viceversa, dato che anno dopo anno vengono lanciati modelli sempre più perfezionati ed evoluti, che vanno ad eliminare i difetti delle serie precedenti, quindi occorre valutare in base ai propri gusti personali ed alle proprie esigenze; generalmente, i TV Hisense ULED vengono proprosti a prezzi mediamente inferiori rispetto alle TV QLED, e per quanto riguarda le specifiche tecniche si tratta di prodotti all'avanguardia, dotati delle ultimissime features sia in termini di servizi Smart TV che di reattività e velocità del pannello, che li rendono ideali per tutti gli utilizzi, incluso il gaming.
La resa finale dell'immagine dipende non soltanto dalle capacità teoriche della tecnologia impiegata, ma anche dalla qualità del pannello; per fare un esempio, sia i TV QLED che ULED hanno una gamma cromatica che supera il miliardo di sfumature, ma la capacità di mostrare effettivamente a schermo e in tutte le condizioni questa elevata gamma dipende dalle caratteristiche intrinseche del pannello, così come il contrasto, che su pannelli di scarsa qualità potrebbe portare ad immagini troppo scure o tendenti al nero anche quando non è presente.
Hisense ULED 55U62KQ 55 pollici 4K
L'Hisense 55U62KQ fa parte delle linea TV ULED di ultima generazione, ed offre una qualità dell'immagine di alto livello, in una fascia di prezzo dove purtroppo è molto probabile trovare dei prodotti di scarsa qualità od obsoleti; il filtro Quantum Dot proprietario consente la riproduzione di oltre 1 miliardo di sfumature colore, un valore simile a quello dei più costosi pannelli OLED, con un cotrasto elevato assicurato dalla presenza dei mini LED per la retroilluminazione. Il processore AI HI-VIEW Engine consente di migliorare la visione dei contenuti video più frenetici come gli eventi sportivi, e di effettuare l'upscaling dei contenuti in bassa definzione, per sfruttare al massimo le caratteristiche del pannello da 55 pollici con risoluzione 4K e supporto ad HDR10+.
Anche se il refresh del pannello è limitato ai classici 60 Hz, troviamo ugualmente la modalità Game Mode Plus, per abbassare la latenza e consentire azioni di gioco più immediate e responsive; è presente il VRR (Variable Refresh Rate) per giocare sempre con la massima fluidità, ed anche la parte audio non viene trascurata, con il support al Dolby Atmos, mentre per quanto riguarda i servizi Smart TV troviamo l'ecosistema Apple AirPlay per condividere i contenuti da e verso il TV con tutti i dispositivi Apple, oltre naturalmente a tutte le piattaforme web video e streaming.
Hisense 55 pollici ULED Mini-LED 4K 2023 55U62KQ, Smart TV VIDAA U6, Dolby Vision, HDR 10+, Game Mode Plus, Alexa Built-in, VIDAA Voice, Tuner DVB-T2/S2 HEVC 10, lativù 4K
Hisense ULED 55U8KQ 55 pollici 4K 144 Hz
Simile al modello precedente abbiamo l'Hisense ULED 55U8KQ, questa volta ottimizzato per il gaming grazie al refresh elevato pari a 144 Hz, e con tecnologia Quantum Dot migliorata dalla presenza dei mini LED PRO a 1300 zone per un contrasto assoluto e toni scuri molto profondi. La qualità video è enfatizzata dagli effetti Dolby Vision IQ che vanno a milgiorare il contrasto e l'intensità dei colori, ottimo per gli amanti del cinema e delle serie, grazie anche alla compatibilità con HDR10+ Adaptive, ed è presente il processore AI HI-VIEW Engine per il miglioramento e l'upscaling dei contenuti video.
Il punto forte di questa TV è senza dubbio la frequenza di refresh elevatissima pari a 144 Hz, con il supporto ad AMD FreeSync Premium e VRR con range 48-144 Hz, caratterisitche che gli appassionati di gaming apprezzeranno di sicuro, e che garantiscono un'esperienza di gioco paragonabile a quella dei migliori monitor PC gaming. La qualità del suono è garantita dal Dolby Atmos e da un sistema audio integrato 2.1.2 canali per una potenza complessiva di 50 watt. I servizi Smart TV comprendono anche i controlli vocali compatibili con Alexa e le principali piattaforme per lo streaming e per i video.
Hisense 55 pollici ULED Mini-LED 4K 2023 55U8KQ, Smart TV VIDAA U7, Dolby Vision IQ, HDR 10+ Adaptive, 144Hz Game Mode PRO, Alexa Built-in, VIDAA Voice, Tuner DVB-T2/S2 HEVC 10, lativù 4K
Hisense ULED 65U62KQ 65 pollici 4K
Per chi desiderasse l'elevato rapporto qualità/prezzo dei TV Hisense ULED in un formato più grande proponiamo il modello 65U62KQ, un televisore dalla diagonale di 65 pollici adatto ad ambienti di grandi dimensioni, e dotato di tutte le funzionalità di un prodotto di fascia alta di ultimissima generazione. Si tratta di un televisore dalla caratteristiche analoghe al modello da 55 pollici esaminato in precedenza, con processore AI HI-VIEW Engine per migliore dinamicamente ogni sorgente video in maniera estremamente naturale e senza forzature.
In questo caso il refresh è limitato a 60 Hz, ma troviamo ugualmente la funzionalità Game Mode Plus con VRR range 48-60, che assicura immagini sempre fluide in ogni situazione, con HDR10+ per enfatizzare e rendere più coinvolgente ogni tipologia di scena, in definitiva un prodotto adatto a tutti gli utilizzi e con un elevatissimo rapporto qualità/prezzo.
Hisense 65 pollici ULED Mini-LED 4K 2023 65U62KQ, Smart TV VIDAA U6, Dolby Vision, HDR 10+, Game Mode Plus, Alexa Built-in, VIDAA Voice, Tuner DVB-T2/S2 HEVC 10, lativù 4K
Hisense ULED 65U72KQ 65 pollici 4K 144 Hz
Il formato da 65 pollici si presta particolarmente bene al gaming in ambienti di grandi dimensioni, e il modello 65U72KQ si caratterizza per un refresh pari a 144 Hz, con specifiche molto simili al modello analogo ma in versione da 55 pollici esaminato in precedenza (certificazione AMD FreeSync Premium, VRR range 48-144 Hz). I controlli vocali a distanza sono sicuramente graditi su un TV da 65 pollici che viene visto sempre ad una certa distanza, tramite piattaforma software proprietaria VIDAA che consente di gestire il TV in ogni suo aspetto, per la massima versatilità.
Gli amanti del cinema apprezzeranno sicuramente la modalità Filmmaker Mode che consente di regolare la taratura dei colori ed il contrasto in maniera automatica, in base a come li aveva immaginati il regista, un prodotto di fascia alta adatto a tutti gli utenti appassionati di gaming e di cinema, oltre che dei contenuti web sulle principali piattaforme.
Hisense 65 pollici ULED Mini-LED 4K 2023 65U72KQ, Smart TV VIDAA U7, Dolby Vision IQ, HDR 10+ Adaptive, 144Hz Game Mode PRO, Alexa Built-in, VIDAA Voice, Tuner DVB-T2/S2 HEVC 10, lativù 4K
Conclusioni su ULED vs QLED
Siamo giunti alle conclusioni di questo articolo su ULED vs QLED, dove abbiamo descritto le caratteristiche di queste due tecnologie, e suggerito i prodotti più rappresentativi; si tratta di soluzioni che vanno a migliorare considerevolmente la qualità e le caratteristiche dei tradizionali pannelli retroilluminati, che iniziano a sentire una concorrenza sempre più forte da parte dei pannelli di tipo OLED, con le loro prestazioni superiori in termini di contrasto e velocità.
I TV ULED proposti da Hisense sono caratterizzati da un rapporto qualità/prezzo particolarmente interessante, e si rivelano molto più convenienti dei TV OLED di pari specifiche, senza i fastidiosi inconvenienti di questi ultimi, come il già citato burn-in e la tendenza a perdere luminosità con il passare del tempo. Sicuramente in futuro questa tecnologia si evolverà ulteriormente, con modelli che potranno vantare specifiche superiori ai pannelli OLED, che nel frattempo potranno attingere ad alcuni affinamenti derivati direttamente dai pannelli Quantum Dot, per superare i vari inconvenienti.
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