A che distanza guardare la TV? I pannelli utilizzati per la fabbricazione dei moderni televisori sono caratterizzati da una elevatissima definizione, ma a causa delle diagonali ampie, per una resa ottimale delle immagini bisogna rispettare alcuni accorgimenti per la visione, inerenti la distanza da mantenere rispetto alla TV; in passato con i vecchi monitor e TV CRT, la visione troppo ravvicinata poteva causare dei fastidi alla vista, e difatti per un certo periodo l'utilizzo di schermi protettivi da posizionare davanti al monitor PC rappresentava la regola, proprio perché si era costretti a visionare il tutto a pochi cm di distanza.
Fortunatamente, l'utilizzo dei monitor CRT venne rapidamente accantonato in favore degli attuali schermi piatti LCD/OLED, che per loro natura non rappresentano un problema per la vista a meno di utilizzi molto prolungati e senza pause; con il progressivo aumento delle dimensioni dei TV, il problema della distanza ottimale di visione si è reso più importante, perché se un televisore da 28 o anche 32 pollici non crea particolari problemi anche visto a distanze relativamente ravvicinate, con modelli da 40 e più pollici la visione troppo ravvicinata è fortemente sconsigliata, anche perché in generale i pannelli dei televisori non sono pensati per utilizzi che prevedano di avvicinarsi troppo al pannello, come invece avviene per i monitor PC.
Oltre ai motivi legati all'eccessivo stress per la vista, ci sono anche dei fattori di tipo pratico, legati alla resa qualitativa delle immagini a schermo; i pannelli dei televisori sono composti da un numero finito di pixel, corrispondente alla loro risoluzione nativa (1920x1080 nel caso dei TV FullHD, 3840x2160 per i TV 4k, e 7680x4320 nel caso dei nuovi modelli ad 8K), e la densità del pannello (che poi va ad incidere sulla nitidezza e deifinizione delle immagini) è intimamente legata alle sue dimensioni.
Sulle diagonali più ampie che oggi si stanno diffondendo sempre di più, a parità di risoluzione la resa effettiva tende a degradare, proprio perché un TV grande è progettatto per grandi ambienti, dove lo spettatore si trova ad una certa distanza dalla TV; accorciando questa distanza, è possibile iniziare a vedere la trama dei pixel, non proprio in maniera evidente, ma in ogni caso, la nitidezza delle immagini viene compromessa, e con essa l'esperienza complessiva.
Con la progressiva scomparsa dei modelli FullHD in favore dei più moderni pannelli 4K, questa tendenza è molto meno evidente anche su TV relativamente grandi, ma anche in questo caso bisogna mantenere una certa distanza per la visione ottimale. Una soluzione per l'installazione di TV grandi in ambienti relativamente piccoli è quella di posizionarlo a parete per sfruttare al massimo lo spazio a disposizione, ma bisogna comunque fare bene attenzione in fase di acquisto, dato che nei grandi negozi non si ha spesso la reale percezione delle dimensioni dei TV, considerando anche che essendo senza cornici non c'è neanche l'ingombro aggiuntivo.
Mantenere una giusta distanza è importante soprattutto per quei soggetti ipersensibili, che potrebbero avere problemi per via della troppa luce a distanza ravvicinata, soprattutto nel caso dei TV più grandi, che fisiologicamente emettono più luce; in questo articolo andremo ad indicare a che distanza guardare la TV, per ogni dimensione di riferimento, in modo da ottenere il massimo risultato dal punto di vista della qualità dell'immagine, preservando anche la salute degli occhi.
A che distanza guardare TV 55 pollici
Iniziamo la nostra guida con le indicazioni relative alle TV da 55 pollici, diagonale che sta diventando lo standard per la maggior parte degli utilizzi, e quindi la più apprezzata dagli utenti; occorre precisare che un pollice equivale a 2,54 cm, quindi nel caso di un TV da 55 pollici il pannello ha una diagonale pari a 140 cm, che poi per un modello moderno senza cornici equivale più o meno alle dimensioni complessive del TV.
Abbiamo accennato nell'introduzione che la distanza ottimale è legata alla risoluzione della TV, e solitamente si applica un coefficiente per calcolare il giusto valore, che nel caso dei modelli FullHD è uguale a 2,5 volte la diagonale dello schermo; nel caso di 55 pollici, essa è pari a 3,5 metri, che assicura la massima nitidezza, sfruttando al massimo le doti del pannello.
Se abbiamo a disposizione un pannello con risoluzione 4K, il coefficiente passa a 1,5, proprio perché la maggiore densità in pixel accorcia la distanza che dobbiamo mantenere per sfruttare al massimo le caratteristiche del pannello; effettuando il calcolo, si ottiene il valore di 210 cm, quindi basterà posizionarsi a circa due metri dalla TV per una visione ottimizzata, senza il pericolo di affaticare eccessivamente la vista.
Le distanze appena descritte possono rappresentare un problema per gli ambienti non molto ampi, ma basterà posizionare la TV a parete per guadagnare spazio prezioso, e consentire una visione senza problemi. Anche la luminosità incide molto sulla distanza da mantenere, ma in questo caso le avanzate funzionalità automatiche di gestione dell'immagine vengono in aiuto, dato che i televisori più avanzati possono regolare il tutto in base alla luce presente nell'ambiente, o magari per le visioni notturne, quando è opportuno mantenere un basso livello di luminosità.
Sony BRAVIA XR, XR-55A95L, OLED, 4K Ultra HD, High Dynamic Range (HDR), Smart TV (Google TV)
A che distanza guardare TV 65 pollici
Passiamo ora ad analizzare la distanza ottimale per guardare la TV nel caso dei pannelli da 65 pollici; quando si passa a dimensioni ancora più grandi, l'esigenza è anche quella di consentire una visione confortevole, unendo la sensazione di realismo ed immersività proprie di un grande pannello a non dover muovere continuamente gli occhi o la testa per seguire l'azione; se ci posizioniamo troppo lontano, si ottiene l'effetto opposto, cioè quello di perdersi tutti i dettagli della scena, che un televisore di fascia alta tenta in tutti i modi di preservare.
Applicando la stessa formula già vista per calcolare la distanza per le TV da 55 pollici, otteniamo che nel caso di TV da 65 pollici con risoluzione FullHD la distanza ottimale è pari a 412 cm, mentre nel caso di risoluzione 4K è pari a 247 cm, quindi ad una distanza di circa due metri e mezzo è possibile godersi i propri contenuti preferiti nel migliore dei modi, sfruttando al 100% le caratteristiche del televisore.
Oltre alla luminosità, un elemento chiave è rappresentato dalla temperatura del colore, cioè da come vengono gestite le varie tonalità che poi vanno a generare l'immagine; in genere, i valori relativi alla temperatura colore vanno a modificare le tonalità gialle e blu, e la variante che da sul blu è quella che risulta più affaticante pe la vista. L'occhio tende ad irritarsi, soprattutto se si fissa uno schermo per diverse ore, quindi occorre impostare per bene la TV ad un livello di luce blu adeguato, soprattutto in caso di visioni notturne.
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A che distanza guardare TV 75 pollici
Anche se non molto diffuse, le TV da 75 pollici sono comunque una realtà, con modelli anche di fascia alta che sono disponibili a prezzi molto interessanti; va da se che in questo caso non possiamo posizionarle in ambienti di dimensioni ridotte, dato che sarebbe meglio orientare le proprie preferenze su modelli più piccoli, da 65 o 55 pollici.
Nel caso delle TV da 75 pollici, è estremamente improbabile trovarci di fronte a pannelli con risoluzione FullHD; anche se tecnicamente possibile, un pannello di questo tipo presenterebbe una definizione eccessivamente bassa, vanificando completamente l'immersività, dando all'immagine un effetto eccessivamente sgranato; un TV così grande 1080p in base alla formula utilizzata in precedenza necessiterebbe di una distanza di visone pari a 475 cm, quasi 5 metri, ed è difficile disporre di un tale spazio fra la TV e la propria postazione, considerando la presenza dell'arredamento.
Fortunatamente, la risoluzione 4K è ormai lo standard, ed in questo caso la distanza ottimale passa a 285 cm, sicuramente un valore importante ma non estremo, considerando che un TV così imponente richiede di essere posizionato in un ambiente proporzionato, magari a parete per un ingombro inferiore.
Anche in questo caso dobbiamo tenere sotto controllo la luminosità e la temperatura colore, da impostare in maniera precisa e senza arrecare eccessivo stress alla vista; un elemento in più è rappresentato dagli angoli di visione, dato che se non manteniamo una posizione perfettamente frontale rispetto alla TV potremmo percepire l'immagine in maniera distorta, soprattutto se si tratta di pannello di vecchia generazione, o di una particolare tipologia che presenta il difetto degli angoli di visione particolarmente ristretti.
In particolare, l'immagine risulterà con i colori alterati, vanificando quindi l'accuratezza del pannello quando ci troviamo in posizione frontale; se non è possibile posizionare la TV in maniera frontale rispetto allo spettatore, è bene in fase di acquisto considerare dei pannelli che non presentano questa problematica, come i modelli di tipo IPS, QNED o NanoCell; anche i panneli OLED presentano degli angoli di visione molto ampi, ma le TV da 75 pollici di questo tipo risultano ancora molto costose, anche se la qualità dell'immagine non ha quasi rivali i termini di contrasto e brillantezza dei colori.
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A che distanza guardare TV 43 pollici
Concludiamo la nostra guida a che distanza guardare la TV con una dimensione che può prestarsi agevolmente anche per usi differenti da quelli legati ai contenuti televisivi e Smart TV, come nel caso dei televisori da 43 pollici, dimensione ancora molto gettonata, con un gran numero di modelli di ultima generazione sul mercato; la diagonale da 43 pollici senza cornici è particolarmente compatta, adatta ad ogni tipo di ambiente, con una distanza ottimale di visione più contenuta rispetto alle dimensioni analizzate in precedenza.
In caso di pannello FullHD, abbiamo un valore di 272 cm, ma a risoluzione 4K si scende a 163 cm, distanza che ci consente di utilizzare la TV anche per uso gaming, grazie alle impostazioni dell'immagine ottimizzate per questa tipologia di contenuti; i gamer più appassionati apprezzeranno sicuramente una diagonale comunque ampia e superiore al metro di lunghezza, unita magari a frequenze di refresh particolarmente elevate, che tendono ad affaticare meno la vista rispetto alle frequenze di refresh tradizionali.
Questa dimensione contenuta può portare a problemi di visione laterale, quindi occorre valutare bene la tipologia di pannello da acquistare, per minimizzare questi effetti; solitamente si opta per il classico posizionamento su mobile per questa diagonale, e orientando il televisore in modo da risultare sempre perpendicolare rispetto alla postazione si può ovviare ad angoli di visione troppo stretti, mantenendo l'immagine sempre coerente e realistica. Occorre precisare che le TV OLED di questo tipo non sono particolarmente costose, rappresentando la scelta ideale per chi è alla ricerca di elevata qualità dell'immagine e tempi di risposta fulminei per il gaming.
Naturalmente, se ci si posiziona troppo lontano da TV di queste dimensioni potrebbero perdersi dettagli importanti della scena, ma di contro abbiamo problemi minori relativi agli effetti sulla vista della luce blu e luminosità, che su questi modelli è in assoluto minore rispetto alle TV più grandi, ottimi per la visione notturna o in ambienti scarsamente illuminati.
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Conclusioni su A che distanza guardare la TV
Siamo giunti alle conclusioni di questa guida su a che distanza guardare la TV, dove abbiamo descritto il concetto di distanza ottimale di visione, ed indicato le giuste proporzioni in base alle dimensioni più diffuse per quanto riguarda le TV, cioè 43, 55, 65 e 75 pollici; esistono anche modelli più grandi, ma sono ancora prodotti molto di nicchia, e dal costo decisamente elevato, quindi abbastanza residuali in termini di quota di mercato.
A differenza dei monitor per PC, le TV, anche se ormai molto simili come tecnologie e soluzioni impiegate per il pannello, sono pensate per usi differenti, in quanto i contenuti televisivi non vengono visionati a distanza ravvicinata, ed è difficile che per utilizzare il PC venga collegato un televisore, se non per utilizzi legati al gaming, comunque non a distanza ravvicinata.
In generale, bisogna trovare il giusto compromesso fra immersività e comfort di visione, perché se occorre muovere in maniera frenetica la testa o gli occhi per seguire quello che viene mostrato a schermo, significa che siamo posizionati troppo vicino al pannello; se invece non riusciamo a cogliere dettagli importanti delle immagini, probabilmente siamo troppo distanti dalla TV, che comunque può essere ottimizzata meglio per generare delle immagini più dettagliate, soprattutto con i modelli più recenti, che supportano standard come il Dolby Vision o l'HDR. Per quanto riguarda la luminosità, anch'essa deve essere regolata con precisione, sia per quanto riguarda la distanza ottimale che per le caratteristiche dell'ambiente, dato che in ambienti luminosi ed esposti alla luce diretta del sole occorre aumentare la luminosità del pannello, mentre in ambienti meno illuminati ed esposti si può mantenere un livello di luminosità più basso, ideale anche per le visioni notturne.
Seguendo questi piccoli accorgimenti è possibile ottimizzare al 100% la visione della TV per ogni tipologia di contenuto, in maniera da non affaticare eccessivamente la vista, anche in caso di uso prolungato.
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